Angry Birds è diventato un fenomeno di costume a livello mondiale, in ogni angolo del globo gli uccelli arrabbiati sono popolarissimi. Un successo che è letteralmente esploso in mano a Rovio, la piccola società finlandese si appresta a diventare un grande attore dell’industria dei videogiochi.
Il successo di Angry Birds ha generato giocattoli, linee di abbigliamento, accessori per iPhone e iPad e presto, ne siamo certi, vedremo un film ed una serie animata, il primo timido tentativo in questo senso è già stato fatto con Angry Birds Rio.
Peter Vesterbacka, CEO di Rovio, è stato recentemente intervistato da TechCrunch, durante l’intervista Peter ha dichiarato che attualmente Angry Birds è il brand più piratato in Cina, con una marea di cloni e gadget assolutamente non ufficiali che circolano per il paese.
Tuttavia il CEO della società finlandese ha spiegato di non essere affatto furioso per questo, anzi, si tratta di un bel riconoscimento per Rovio, visto che se un concept viene “copiato” e sfruttato in questo modo vuol dire che l’idea alla base del gioco è una idea di successo.
Rovio sta imparando molto dal lavoro dei produttori cinesi che sfornano giochi e gadget senza licenza su Angry Birds e non è escluso che la società possa copiare a sua volta una di queste idee per lanciare sul mercato prodotti ufficiali.
Proprio a causa del grande successo ottenuto da Angry Birds Rovio conta di aprire nei prossimi mesi una serie di negozi tematici (stile Apple Store) dedicati proprio al franchise, i primi store dovrebbero aprire, guarda caso, in Cina.
A quanto pare Rovio sembra davvero contenta del successo riscosso da Angry Birds in Cina, nonostante questo abbia portato ad un aumento esponenziale di prodotti venduti senza licenza ufficiale. Come si suol dire, contenti loro, contenti tutti, non siete d’accordo?
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