È uscito da meno di un mese ed è recentemente diventato gratuito per un periodo limitato. Dopo averci giocato un bel po’, ne approfittiamo per recensirvelo completamente.
Si tratta del terzo capitolo della serie Call of Mini, che visto il successo che ha avuto in App Store dubito rimarrà soltanto una trilogia. In questa versione impersoneremo un cecchino, l’ultimo umano rimasto a combattere contro i non morti. Il nostro destino è segnato, non abbiamo possibilità di salvezza ma potremo vendere molto cara la nostra pelle.
Grafica e sonoro
Dopo il mezzo passo falso di Double Shot, soprattutto dal punto di vista grafico Last Stand si riprende tornando ai livelli del primo episodio (Zombies): una grafica 3D non entusiasmante ma sicuramente molto gradevole e particolare. Il sonoro è eccezionale, come al solito.
Giocabilità e longevità
Come ho accennato in apertura, si tratta di un gioco a sopravvivenza: possiamo cercare di resistere il più a lungo possibile ma alla fine cadremo comunque. Questo rende il gameplay potenzialmente illimitato e quindi la longevità alta, ma bisogna anche dire che senza un obiettivo ben preciso (se non quello di superare ogni volta il proprio record) può stufare facilmente. È comunque divertente mirare, puntare e sparare specie cercando di fare un headshot.
Sistema di controllo
Molto semplice, con il pollice sinistro possiamo muovere la visuale e quindi centrare le teste dei non morti con il mirino, mentre con l’altra mano apriremo il fuoco o cambieremo arma.
Giudizio complessivo
Un ottimo passatempo, parlando della “trilogia”, questo episodio non arriva ai livelli del primo: Call of Mini: Zombies resta il migliore della serie, di cui Last Stand sembra soltanto un ottimo spin-off.
Grafica 8
Sonoro 8,5
Giocabilità e longevità 7
Sistema di controllo 7
Voto Complessivo 7,5