Il futuro del portable gaming per Nintendo ed Apple: parte prima

Acque non certo tranquille in quel di Nintendo, in questi ultimi tempi. La celeberrima casa videoludica giapponese, negli ultimi tempi, è al centro dell’attenzione per quanto la gestione del mercato videoludico che ha deciso di intraprendere per il futuro.

Il tutto con importanti risvolti anche nel piano del mobile gaming – piattaforma iOS in primis -, che, con la comparsa di App Store (in seguito emulato dagli altri markets) non ha certo reso vita facile all’azienda. Ma andiamo per ordine.

Innanzitutto, quello che Nintendo ha riscontrato negli ultimi dati aziendali è un drastico calo della vendita hardware, principalmente di Wii e DS. Il che non sarebbe un grande problema, se le vendite della nuova console Nintendo 3DS fossero entusiasmanti. Purtroppo non è così: Nintendo è riuscita a vendere nel mondo solo 710 000 unità (costringendo anche il CEO a dimezzarsi lo stipendio).
portable gaming nintendo 3ds

Se si considera che stanno diventando sempre di più le applicazioni su App Store che superano il milione di download, si può capire perchè si possa benissimo tirare in ballo nel discorso il mobile gaming.

Come fanno notare molti analisti del settore, ci stiamo avvicinando sempre di più – fino, forse, a giungervi – al punto in cui non vi è più grande differenza fra il prodotto videoludico delle console portatili e lo stesso gioco per iOS. Quest’anno, in particolare, è stato particolarmente movimentato, con la comparsa dei motori grafici come Unreal Engine, che hanno reso l’esperienza di gioco sui dispositivi made in Cupertino ancora migliore.

Le acque in cui Nintendo sta viaggiando da mesi non sembrano invece limpide. La nuova console, Nintendo 3DS, ha fatto il proprio esordio con una serie di classici titoli, fortissimi in casa Nintendo (ad esempio, il porting di “Zelda: Ocarina of Time” da Nintendo 64). Dopodichè, Nintendo 3DS ha cominciato a far storcere il naso a sviluppatori di terze parti, che hanno persino iniziato a dubitare nella piattaforma.

Apple, d’altra parte, è riuscita a conquistarsi le simpatie di sviluppatori da ogni parte del pianeta, e non è certamente un caso se i dati di App Store relativi all’ultimo anno confermano che il settore “Giochi” è quello più redditizio, così come quello più popolare.

Come è potuto avvenire ciò? Si può davvero affermare che Apple abbia assunto il ruolo di guida del gaming portatile, annientando tutti gli storici e classici avversari? (Sony e Nintendo, in primis).
Appuntamento a domani per la seconda parte dell’analisi.

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