Curiosità dal mondo dei giochi per iOS che confermano quello che magari molti avevano già intuito, e che ora ha trovato un fondamento scientifico. Parliamo, questa volta, di applicazioni iOS e consumo della batteria con particolare riferimento, più nello specifico, ai diversi tipi di giochi.
New Scientist, infatti, ha riportato in questi ultimi giorni uno studio condotto dal ricercatore informatico Abhinav Phatax sull’utilizzo energetico nei giochi gratuiti per dispositivi mobili. Pathak, nel suo esperimento, ha realizzato e costruito diversi tools in grado di monitorare in modo specifico il consumo della batteria in base alle diverse funzioni all’interno di un’applicazione mobile.
Quello che ha scoperto, alla fine, forse non è stato sorprendente:
Ad esempio, in Angry Birds il 20% del consumo energetico è legato alla visualizzazione e l’esecuzione del gioco, mentre il 45% è relativo alla ricerca e al caricamento della localizzazione dell’utente e nel download di pubblicità relatune su rete 3G. La connessione 3G rimane attiva per circs 10 secondi, nonostante il trasferimento dati sia ultimato, e questo “colpo di coda” consuma un altro 28% dell’energia dell’applicazione.
“Angry Birds” non è di certo un caso singolo, poiché in teoria qualunque gioco gratuito sponsorizzato da pubblicità comporta un consumo continuo e costante di batteria per visualizzare gli annunci più rilevanti e specifici per l’utente, basati, ad esempio, sulla sua localizzazione geografica. Quello che soprende, probabilmente, è come in termini totali la quantità di batteria che viene utilizzata per svolgere questo tipo di processo sia addirittura superiore a quella usata per la semplice esecuzione dell’applicazione.
In definitiva, un gioco gratuito consuma più batteria di un’applicazione a pagamento: questo il risultato delle analisi condotte da Abhinav Phatax. Quale sia l’utilità di questo studio potrebbe essere una domanda posta da molti, ma perlomeno ora abbiamo i dati scientifici per dire che le applicazioni gratuite, in realtà, gratuite non lo sono affatto: quei centesimi risparmiati ce li ritroviamo sulla bolletta della luce…