Qualche tempo fa avevamo segnalato su App Store l’uscita di un nuovo titolo di simulazione calcistica che tentava di farsi strada tra il successo di FIFA e di PES: “Real Football 2012“. L’applicazione, realizzata da Gameloft, aveva sorpreso innanzitutto per il fatto di essere totalmente gratuita.
Abbiamo così deciso di provare il gioco per un paio di giorni, e queste sono state le nostre impressioni.
Giocabilità e longevità
Come è facile immaginare, nessuno, nel mondo del mercato, da’ qualcosa gratis senza averne un tornaconto in soldoni. Così era subito apparso evidente che se Gameloft – una delle più importanti aziende di produzione videoludica al mondo – aveva creato un gioco di calcio gratuito (proprio il calcio, dove spesso le licenze costano milioni), qualcosa sotto doveva necessariamente esserci.
Difatti, dopo aver giocato a “Real Football 2012”, abbiamo scovato l’arcano.
All’inizio della nostra prova, pensavamo che “Real Football 2012”, descritto come “gioco gratuito di calcio“, avesse nel proprio database una serie di squadre senza licenza (con i classici nomi “camuffati”, magari), e fornisse semplicemente una buona esperienza di gioco con le squadre in questione. Invece non è così: nonostante i suoi 400 MB (FIFA 12, in confronto, “pesa” 1,06 GB), il gioco è molto ben realizzato, con varie modalità incluse (principali coppe e campionati del mondo, amichevoli, sfide multiplayer). Abbiamo molto apprezzato anche la modalità “Sapevi che“, una sorta di “Trivia” che nelle pause di gioco ci fornisce moltissime interessanti curiosità sul mondo e sulla storia del calcio, accompagnata da un quiz a risposta multipla prima della partita.
Tutto bello, tutto buono, quindi? Assolutamente no, perchè proprio quando avevamo iniziato a prendere gusto con l’applicazione (in particolare, dopo aver giocato, nel tutorial, una “Italia-Honduras” valida per la Coppa del Mondo), abbiamo iniziato a scoprire i limiti di “Real Football 2012”.
Innanzitutto, i nomi delle squadre non sono quelli ufficiali. Per trovare la AS ROMA abbiamo dovuto spulciare tutti i “simpatici” eponimi della Serie A (Alpino, Blu Roma, e così via) e gli strani loghi (il Cesena, invece dell’ippocampo, ha un merluzzone gigante nello scudetto), ma vabbè. Trovata la nostra Roma, ecco che notiamo il modulo 4-5-1. Ma come, la nuova Roma non gioca col 4-3-3? Ok, magari diventa un 4-5-1 in fase difensiva, ci può stare, e poi non siamo mica qui a cercare il pelo nell’uovo. Beh, allora, facciamo questa partit… Come? La squadra è bloccata? Il gioco ci chiede infatti di sbloccare la squadra pagando 1 banconota virtuale (in alternativa, con 45 banconote virtuali possiamo sbloccare tutto). Attraverso acquisto In App, 20 banconote di costano 1,59€; e già capiamo dove vuole andare a parare l’applicazione.
Va bene, non possiamo scegliere una squadra che ci piace. Possiamo scegliere la Juventus? No. Milan? Nemmeno. Va bene, proviamo con il campionato inglese… Niente da fare. E nemmeno con quello tedesco, spagnolo, e così via: praticamente tutte le squadre in “Real Football 2012” sono bloccate, e per sbloccarle dobbiamo pagare o “batterle in modalità Coppa o Campionato”.
Noi siamo riusciti a sbloccare il campionato inglese, ma non immaginiamo nemmeno quanto tempo sia necessario per poter arrivare a sbloccare, ad esempio, una squadra della Serie B italiana.
E’ evidente, quindi, che o si paga, o si gioca una vera e propria demo, come già avviene per PES 2012. Il problema è che mentre nel gioco di Konami questo è dettagliatamente descritto nella pagina ufficiale su App Store, “Real Football 2012” lascia che sia l’ignaro utente a scoprirlo con delusione.
Grafica e sonoro
Buon lavoro per quanto riguarda l’aspetto grafico. L’applicazione è ben curata nei suoi vari aspetti (menu, campi da gioco, calciatori,…). Certo, la cura e la personalizzazione dei volti è molto “alla buona” e non si avvicina nemmeno per un poco a quella di titoli come FIFA 12; riconoscere un Gilardino da un Marchisio, ad esempio, è praticamente impossibile. Per il resto, tuttavia, nulla di negativo.
Tremendo, invece, l’aspetto del “sonoro“; non tanto per quanto riguarda l’accompagnamento musicale, che è vario e ben curato, quanto invece per gli effetti sonori durante la partita. Oltre al fatto che, a lungo andare, la telecronaca inclusa (solo in lingua inglese) appare molto ripetitiva, ogni sviluppatore e produttore di giochi calcistici dovrebbe sapere che è impensabile, per un gioco che vuole essere essenzialmente “simulazione”, far riprodurre il fischio dell’arbitro quando la palla esce dalle linee di campo, quando deve essere rinviata dal portiere, battuta dall’area d’angolo, e così via. Un aspetto che può sembrare minimo, e che invece da’ proprio l’impressione di qualcosa di finto e tarocco, costruito e realizzato male.
Sistema di controllo
Il gioco se la cavicchia in tal senso, senza eccellere per quanto riguarda la semplicità e la comodità dei comandi d’uso. Come già FIFA 12, anche “Real Football 2012” adotta il sistema “joypad virtuale + tre tasti”, dove l’uso di ogni pulsante è indicato su esso (tira, passa, scivola).
Un meccanismo sicuramente comodo per quanto riguarda le basi del gioco, ma che diventa più complesso da comprendere nel momento in cui si vuole sviluppare maggiormente la propria partita. Quello che manca, già nelle prime partite, è un breve tutorial che inidichi, ad esempio, come effettuare un passaggio filtrante od un pallonetto.
Per il resto, il controllo del pallone e dei movimenti in campo dei calciatori appare pressocchè realistico.
Giudizio finale
Se è vero che le applicazioni In App riscuotono molto successo, e che si tratta ormai di una buona strategia di marketing, è anche vero che esistono generi di giochi a cui l’In App-mode non può essere applicato; i giochi di calcio appartengono ad uno di questi generi.
Non è pensabile, infatti, pensare di rilasciare un gioco di calcio – dove l’ampia scelta di squadre, personalizzazioni e modalità di gioco è alla base di tutto – bloccandone ogni aspetto, senza finire con deludere ed infastidire il consumatore finale. Questa è almeno l’impressione che abbiamo avuto provando “Real Football 2012”, e la domanda è sorta spontanea: se FIFA 12 offre, ad un prezzo inferiore, un gioco migliore e – soprattutto – completo, perchè mai dovrei giocare a Real Football 2012?
Piazzare David Villa in ogni schermata non basta, cara Gameloft. Al momento le recensioni presenti su App Store sono tutte positive, ma per noi – amanti della simulazione sportiva vera -, “Real Football 2012” è un titolo che, pur con potenzialità, ottiene una grande bocciatura a causa della strategia di vendita della casa produttrice.
Giocabilità e longevità 3
Grafica e sonoro 5,5
Sistema di controllo 6
Voto finale 5
Sasa 3 Novembre 2012 il 05:20
Ciao volevo farti alcune domande 1 come si fa a neutralizzare un cross quando crossa l avversario? 2 e a guadagnare banconote gratis?grazie aspetto tua risposta ti ringrazio anticipatamente